Unione Sarda,
Cronaca Nuoro, pag. 33
Martedì 9 dicembre 2014
Zone interne, Bianchi media in vista del vertice con Pigliaru – Il sindaco prende le distanze dalle dieci organizzazioni critiche con la Regione.
«Dobbiamo cercare di essere competitivi in termini di unità, altrimenti altri territori rischiano di esserlo più di noi». Parole del sindaco di Nuoro, Alessandro Bianchi, alla vigilia del vertice di domani in città con il governatore Francesco Pigliaru e l’assessore regionale alla Programmazione Raffaele Paci. L’appello del primo cittadino arriva dopo le bacchettate di dieci associazioni di categoria, critiche verso la Regione: esternano perplessità di fronte all’idea che per le zone interne mediti interventi ordinari anziché straordinari come l’emergenza attuale meriterebbe.
DIALOGO. «Abbiamo appena iniziato a parlare e già siamo al mettere le mani avanti o all’esprimere diffidenza. Facciamo prima la discussione con un atteggiamento più positivo», raccomanda Bianchi che apprezza l’idea già suggerita da Paci a Nuoro e rilanciata in un recente incontro a Cagliari da Pigliaru di lasciar perdere il libro dei sogni e di concentrare energie e rivendicazioni su alcuni progetti. «Pensiamo a interventi strategici per l’area urbana di Nuoro e per il territorio. I soldi del passato non ci sono più. Dobbiamo smettere di pensare a interventi che abbiano un consenso elettorale immediato, ma che non servono. Meglio concentrarci su due, tre, quattro interventi di sistema e andare compatti». Appello che vale per gli interlocutori attesi domani al tavolo, ma soprattutto per il fronte più critico, rappresentato da Api, Confartigianato, Cna, Confindustria, Confcommercio, Confesercenti, Coldiretti, Confagricoltura, Confcooperative e Legacoop.
IMPRESE E COMUNI. Le dieci associazioni lamentano che l’orientamento della Regione, emerso dall’incontro con i funzionari avvenuto nei giorni scorsi in Provincia, sia orientato ad accontentare più le amministrazioni locali che il mondo delle imprese. Bianchi non ci sta: «Le amministrazioni locali portano le istanze di chi vive nei loro territori, anche quelle delle imprese ma non solo. Rappresentano le linee strategiche di sviluppo. Chi ha interesse a creare questa dicotomia e divisione dovrebbe avere un atteggiamento diverso». E gli interventi ordinari anziché straordinari? «Non credo che la Regione voglia sostenere interventi ordinari. Io per primo ho chiesto interventi straordinari per questo territorio. Siamo nel tavolo per questo, non perdiamo tempo. Qui serve coesione, capacità di fare strategia comune».
PROGETTI DI SVILUPPO. Domani il vertice ruota sui progetti guida per la rinascita del territorio. Nuoro punta a dare gambe al polo ambientale e a quello culturale della città con la sua università, sebbene perennemente in bilico aggrappata com’è a risorse regionali mai certe. E poi c’è il rilancio della città di servizi, punto di riferimento del territorio. In un contesto di crisi diffusa restano le vertenze che uniscono Siniscola, Macomer, Ottana e Prato Sardo: aree industriali destinatarie di interventi rimasti ancora promesse.