Che cosa c’è in quei piatti?

L’ Unione Sarda,
Cronache dalla Sardegna, Cagliari, pag. 13,
Mercoledì 21 Agosto 2013

Parla Sulis (Confesercenti) ristoratore da trent’anni

«Che cosa c’è in quei piatti?»

I ristoratori cinesi continuano ad aprire locali e a puntare sul prezzo fisso, quelli tradizionali fanno fatica a rientrare nelle spese. «Beati loro, vorrei sapere dove vanno a fare la spesa».
Marco Sulis, responsabile regionale della Federazione italiana esercizi pubblici e turistici della Confesercenti, sorride davanti ai sempre più frequenti cartelli che propongono pranzi e cene con la formula “All you can eat”. Non ha dubbi: «Queste offerte a prezzi super scontati possono anche andar bene per certi periodi, ma vanno inevitabilmente a scapito della qualità del cibo offerto». Sulis è nel settore da quasi trent’anni: «Faccio questo lavoro da sempre, e non mi sono mai arricchito. I costi di gestione sono sempre più alti, così come quelli del personale. Un cameriere costa quasi venti euro all’ora. E le merci aumentano minimo del tre per cento ogni anno. Non so come facciano loro, credo abbiano la bacchetta magica».
Difficilmente quantità e qualità viaggiano alla stessa velocità. Numeri alla mano: «Il costo di produzione medio di un pasto in una mensa scolastica è di almeno tre euro. Il costo fisso di un coperto senza servire nulla al cliente è di dieci euro», spiega con la precisione di un ragioniere della cucina qual è. «Mangiare spendendo poco è possibile, ma bisogna vedere cosa ci si ritrova nel piatto», mette in guardia Sulis. «Un ristoratore serio e onesto che punta su prodotti di qualità, non li può rivendere a meno del loro costo. C’è pecorino e pecorino, aragosta e aragosta». Insomma: cenare con 16 euro mangiando anche il rinomato crostaceo sembra davvero complicato. E anche il servizio è diverso: «Il buffet non è certo paragonabile al piacere di stare comodamente a tavola e poter mangiare senza dover inseguire le pietanze». Ma il mercato è libero, ai clienti la scelta. (sa.ma)

Pin It

Commenti sono chiusi