Dilaga la rivolta dei benzinai contro i prezzi delle compagnie

Unione Sarda
Economia, pag. 12
Giovedì 19 giugno 2014

La categoria in affanno anche nell’Isola.

Non è stata omogenea in tutta l’Isola l’adesione allo sciopero nazionale dei gestori degli impianti di carburante. Promossa dalle 19,30 del 17 giugno fino alle 7 di stamane da Faib – Confesercenti, Fegica – Cisl e Figisc/Anisa – Confcommercio, la protesta è nata per contestare i prezzi alti sui carburanti imposti dalle compagnie petrolifere, per i comportamenti anticoncorrenziali e le discriminazioni commerciali che, a detta della categoria, danneggerebbero consumatori e imprese di gestione. «Non ci sono ancora dati ufficiali», precisa la responsabile regionale Faib della Confesercenti, Gabriela Ruggiu, «ma, secondo una prima stima, ci sarebbero il 40% di adesioni a Nuoro città e l’80% in Ogliastra».

LA PROTESTA. Alla base del malcontento ci sarebbero problemi legati «al mancato rinnovo di accordi sindacali, che non permetterebbero ai gestori di avere margine di guadagno sufficiente per sopravvivere». Ma anche – aggiunge Ruggiu – la richiesta di partecipazione agli sconti che viene fatta dalle compagnie di riferimento e la differenziazione di prezzo imposta ai gestori rete ed extrarete, oltre all’insostenibilità dei costi per i pos, le commissioni per carte di pagamento, aziendali e di credito». La limitata adesione allo sciopero in alcune zone potrebbe essere motivata dalla situazione di crisi. «Anche in Sardegna avvertiamo questo disagio», sottolinea Antonello Pili, referente Faib Cagliari, «ma i gestori, già in affanno, non possono permettersi di sprecare neppure un giorno di lavoro».

 

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