Luminarie, sarà un Natale con poche luci

Unione Sarda,
Cagliari, pag. 19 – Ed. CA
Martedì 10 dicembre 2013

Molte vie al buio nonostante l’aiuto di Camera di commercio e Comune.

Più che luci, al momento si vedono scintille. Pochi soldi, scarsa organizzazione e le luminarie di Natale in alcune principali strade della città anziché l’aria della festa rischiano di creare polemiche. Proprio come un anno fa, infatti, via Garibaldi potrebbe restare al buio. Così come via Dante e via Sonnino. Mentre sono già illuminate le vie Manno, Alghero, XX Settembre e si sta lavorando in via Pergolesi e nel Corso Vittorio Emanuele. In sintesi, allora, via Manno sì, via Garibaldi no. Perché? All’origine c’è, naturalmente, la grande crisi che attanaglia il settore del commercio. In una situazione in cui molte attività sono costrette a chiudere, chi decide di andare avanti deve tenere sotto sorveglianza tutte le voci di spesa. Anche quelle poche decine di euro, come nel caso delle somme che ciascun commerciante dovrebbe sborsare come contributo per le luminarie.
Tra i negozianti di via Garibaldi, strada ad alta densità di negozi, non tutti ritengono di poter sopportare questa ulteriore spesa. Così, tra chi le vorrebbe e chi no, il rischio è che anche quest’anno la strada resti al “buio” durante le feste di fine anno. «La compartecipazione delle spese tra commercianti e Camera di Commercio può evitare che due strade contigue come via Manno e via Garibaldi siano una illuminata e l’altra al buio», sottolinea Roberto Bolognese, presidente provinciale di Confesercenti. La Camera di Commercio ha già risposto presente: attraverso la Confcommercio, infatti, è disponibile ad aiutare i commercianti interessati all’acquisto di nuove luminarie, a led, a ridotto consumo energetico. «Una parte la paga il commerciante, un’altra la Camera di Commercio», spiega Giuseppe Scura, direttore di Confcommercio Cagliari.
Neanche l’intervento del Comune, che ha aumentato fino a 40.000 euro la cifra per coprire le spese dell’energia elettrica utilizzata per le luminarie, sembra possa essere risolutivo. Barbara Argiolas, assessore alle Attività produttive, fa presente che il Comune il suo dovere l’ha fatto. «Abbiamo predisposto tutto in modo da garantire l’energia elettrica». (ma.mad.)

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