La Regione Sardegna partecipa al progetto di catalogazione di parchi e giardini coordinato dal Ministero della Cultura (MiC) nell’ambito del PNRR M1C3, Misura 2 “Rigenerazione di piccoli siti culturali, patrimonio culturale, religioso e rurale”, Investimento 2.3: “Programmi per valorizzare l’identità dei luoghi: parchi e giardini storici”).
L’intervento, finanziato con 21.000 euro, ha l’obiettivo di accrescere la conoscenza del patrimonio di parchi e giardini italiani quale strumento essenziale per promuovere e orientare efficaci azioni di valorizzazione, ivi comprese quelle a carattere didattico, divulgativo e di ricerca, nonché possibili azioni di tutela.
L’attività, da concludersi entro il 31 dicembre 2025, prevede la catalogazione di 70 parchi e giardini storici individuati nel territorio regionale tramite un censimento realizzato con il coordinamento del Ministero e in accordo con le Soprintendenze Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Cagliari le province di Oristano e Sud Sardegna e per le province di Sassari e Nuoro, oltre al Segretariato regionale per la Sardegna.
I beni saranno catalogati attraverso la normativa PG 4.01, edita dall’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione (ICCD). I risultati della catalogazione confluiranno nel Catalogo nazionale dei beni culturali e nella Digital Library nazionale, e saranno oggetto di promozione sui sistemi informativi del patrimonio culturale della Regione Sardegna.
Fra i beni selezionati sono compresi parchi e giardini pubblici e privati di differenti tipologie, che presentano elementi di interesse storico, artistico, architettonico, botanico e paesaggistico sulla base di differenti criteri indicati dal MiC: aperti al pubblico e fruibili in modo sistematico, ubicati in contesti periurbani ed extraurbani, oggetto di provvedimento di tutela, dotati di intrinseco valore per caratteristiche peculiari o per il legame con il contesto, a cui la letteratura scientifica riconosce particolare valore, che non sono stati oggetto di catalogazione pregressa. L’ambito cronologico dei siti arriva fino gli anni Sessanta del Novecento, senza escludere però siti più recenti dotati di una precisa identità o riconosciuti tali da una storiografia accreditata o restauri e ripristini di giardini storici attuati anche in anni recenti.
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